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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Atto I LOCKDOWN - Scena 3: RABBIA

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La terza scena di “Incoronata”, attraverso uno sfogo di rabbia, entra nel vivo della repulsione per il prossimo scaturita durante il lockdown. Non so se la rabbia possa anche essere stata alimentata dalla clausura, dall'ipnosi mediatica o dalla paura di morire, quello che so è che la rabbia di Incoronata verso le persone che non rispettano le norme igienico-sanitarie ufficiali e obbligatorie, è un tipo di rabbia che ho percepito molto forte in quei mesi attorno a me e sui social. Questo spaccato ci mostra nuove, insolite, tipiche due fazioni messe in scena dell'umanità, stavolta quella con la mascherina e quella senza. Se devo esprimere i sentimenti provati nello scrivere questi versi rivivo le invettive di Incoronata come fossi io il bersaglio della sua rabbia, perché ero io ad andare in giro senza mascherina. Credo di non aver mai ricevuto tante occhiatacce come in quel periodo. Mi chiedevo: da dove viene questa rabbia? Dal fatto che non mi conformo alle regole comuni?

Atto I LOCKDOWN - Scena 2: IPNOSI

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  Dopo l'attacco di panico nell'abisso della morte, lo shock televisivo e l'asfissia da quasi due mesi di lockdown, il 2 maggio 2020 Incoronata si alza e fa colazione. È apatica. Il meme “andrà tutto bene” si alterna al “restate a casa” nella sua mente confusa e bombardata d'informazioni; mentre beve il caffè legge tutte le news covid e ascolta video di aggiornamenti covid. Quando ho scritto questa scena di Incoronata ho dovuto sforzarmi di parlare per lei, il mio lockdown è stato magico e gioioso e Incoronata doveva essere un’ipocondriaca igienista che vive nel panico di ammalarsi e morire. Tuttavia, l'ipnosi dai media l'ho vissuta anch'io. C'era della compulsività nel seguire le notizie ogni giorno, i comunicati ufficiali, il bollettino dei morti, dei tamponati, dei ricoverati eccetera, eccetera. Una sorta di ipnosi da mass media, unica voce e finestra che potesse chiarirci cosa stesse succedendo sul pianeta. Da qui nasce la fiducia di Incorona

Atto I LOCKDOWN - Scena 1: LA PAURA

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  L'incipit dell'opera teatrale “Incoronata” è un attacco di panico. L'ultimo verso ne racchiude il senso: “Sono la Morte, la paura tua più grande.” Dopo circa un mese di lockdown, il 1° maggio 2020, la protagonista ha appena guardato il film “Contagion”, andato per davvero in onda in quella data su Canale 5, e il terrore che un essere micidiale e invisibile possa annientarla da un momento all'altro, dopo atroci sofferenze, l’assale travolgendola. Incoronata è una donna razionale, integrata nel sistema, indipendente, single e creativa. Il COVID-19 la mette per la prima volta di fronte al pensiero della morte. Nella solitudine forzata le finestre sul mondo le mostrano soltanto orrore e la trama di “Contagion”, uscito nelle sale nel 2011, ha delle impressionanti analogie con la realtà. Il virus “MEV-1” del film viene dai pipistrelli e dalla Cina, comporta un lockdown, dei complotti e un vaccino; il motto è: “Non parlare con nessuno. Non toccare nessuno”. Sulla profe