Atto IV UNIONE - Scena 3: IL BACIO
“Incoronata” non è solo la storia di una metamorfosi interiore di una donna italiana durante l'emergenza sanitaria, è anche una storia d'amore.
Una storia nata durante il lockdown in video chat, una
storia cresciuta nei giorni di isolamento sul cellulare; nello spazio-tempo
sospeso, dove tutto era cristallizzato per essere visto, dove la precarietà dell'essere
umani mostrava l'autenticità di ognuno.
Incoronata e Ovidio si sono svelati lentamente, fino ad
arrivare alle profondità del loro sentire se stessi, l'altro, l'altra, il mondo.
Le affinità elettive e i tratti caratteriali li hanno avvicinati sino
all'incontro fisico in cui, nonostante le mascherine e il distanziamento, è
scattata anche una potente chimica dei corpi. Da quel giorno molte cose sono
accadute, nelle loro vite e sul pianeta ancora suddiviso in zone rosse;
l'epocale anno 2020 è finito lasciando gli umani in balìa delle loro paure o
trascinandoli oltre quel muro di fuoco che è la consapevolezza di sé. Il 2021
apre una visione caotica degli eventi, le famiglie si frantumano, le amicizie
si rinnegano, mentre la disuguaglianza sul piano economico apre la sua forbice
e i ricchi diventano più ricchi e i poveri dei miserabili.
L'amore di Incoronata e Ovidio è un volo d'aquila. È amore
spogliato da tutti i suoi epiteti ridondanti che lo fa anteporsi alla
sofferenza, non è più gioco di potere, né gabbia di specchi, né schiavitù
ormonale. È un Amore 2.0, come direbbe Saint Germain, di accettazione e purezza,
nell’amore per se stessi. La maturità emozionale, raggiunta anche grazie
all'isolamento imposto dal Coronavirus, o da chi per lui, si manifesta in
questo rapporto armonioso e tenero tra Incoronata e Ovidio.
“Usciamo dal tempo”, invoca lui, mentre lei uscirebbe
anche dal mondo, in un'altra dimensione; convengono che è sufficiente uscire
dalla mente, andare oltre la gabbia del pensiero lineare, entrare in quello
poetico, dove non c'è bisogno di punteggiatura per espandere la coscienza,
oltre il Sistema e oltre l'Anti-Sistema.
“Cosa resta? / forse solo un semplice / profondo respiro”,
sospira Incoronata, presente a se stessa come non mai, vibrante e viva, intrecciando
le mani alle mani di Ovidio, sempre più vicino.
E sfondando ogni barriera, ogni distanziamento, le loro
labbra sono tutt'uno.
8 luglio 2024
Paola Gandin
Commenti
Posta un commento